sabato 28 febbraio 2009
E ora che la linea di arrivo è tagliata, cosa mi aspetta? Dove vanno i corridori dopo che hanno sfondato il traguardo?
"Si preparano per un'altra corsa." 
Ma come scelgo IO la prossima corsa? non si tratta di scegliere tra piano o salita; non si tratta neanche di asfalto o terra battuta. Si tratta di vita.
Che neanche è vita mia: che se come mio padre mi ha sempre insegnato sono il mondo che si muove attraverso me, mi dica come muovermi. E che se il non fare è un fare, e scaturendo naturalmente dal mio corpo vuol dire che è la vita che parla in me, allora dovrei lasciarmi galleggiare e trascinare. 
Allora dovrei solo lasciare che sia. 
Dovrei solo rimanere a vivere e il mondo non si aspetterebbe altro da Eros. 
Tutto questo ignoto che sento dentro e fuori di me, può diventare la cosa più bella di sempre. Mi sento un albero che, a pieno diritto, non vuole essere costretto a bonsai: Posso arrampicarmi sulla roccia, oppure affondare le radici nel terreno o metterne di aeree; i miei rami possono crescere intrecciati oppure dritti come steli.
E' tutto ignoto e, a volte, a lasciarsi sopraffare, spaventa alla morte, ma "nel momento in cui tu scegli la vita, senza saperlo hai scelto l'insicurezza."*
Voglio avere tutto il coraggio di non essere bonsai.

*Osho, Teologia Mistica, ECIG ed.

mercoledì 25 febbraio 2009

Sì lo so, tra due giorni mi laureo e dovrei pensare ad altro... ma i frati! Boniiiiiiiiii!!!
Questa ricetta per la pasta dei frati è perfetta. Vengono dei frati meravigliosi e la stessa ricetta è utilizzabile per i bomboloni (o bombe).

Ingredienti:
2 uova; 1/2 litro di Latte (molti mettono metà acqua e metà latte); mezza bacca di vaniglia; 250 gr di zucchero; 50 gr burro;  50gr di lievito di birra (2 panetti); mezza tazzina di strega di Benevento; 1 arancio (la buccia grattugiata, e il succo della metà - lo preferisco al succo di limone); circa 1 kg di farina 00.

Praparazione:
Scaldare il latte con la mezza bacca di vaniglia (aperta per il verso della lunghezza) e la buccia d'arancio. Non deve bollire. Togliere dal fuoco il pentolino, raschiare la bacca e toglierla. 
Poi aggiungere il lievito di birra e il burro a pezzi. Farli sciogliere e unire anche la strega e il succo d'arancia. A parte, sbattere lo zucchero con le uova e unire i composti.
A questo punto, bisogna aggiungere la farina, finchè il composto non diventi una via di mezzo tra l'impasto per la torta (tipo plumcake) e quello per la pizza. Sollevando la frusta, deve essere elastica e poi si deve strappare. Non deve né colare, né venire su tutta in un pezzo. Rimarrà molto appiccicaticcia e noiosa da lavorare, ma è il requisito principale per la buona riuscita. Basta infarinare molto il piano e le mani.
Farli dorare nell'olio di semi. Quando riteniamo che la temperatura dell'olio sia giusta, è bene avere sempre la stessa quantità di pasta nella padella, in modo da non farlo scaldare o raffreddare troppo. Una volta che sono color nocciola, vanno fatti scolare un secondo e subito inzuppati nello zucchero semolato. 
Io ho provato anche ad usare il rum al posto della strega e vengono lo stesso buoni. Molto meglio la strega, comunque.
Ottimi! Buon appetito.
sabato 21 febbraio 2009
Oh che gioia! Oh che giubilio! Non ci speravo davvero. Già cercavo negli altri un plausibile vincitore. Una canzone plausibile:
 il testo deve essere così, certo;
 e la musica! Ah, sì. Degli archi. 
e poi quest'altro non deve mancare. Ecco.
Invece vaffanculo tutto! Ha vinto quella che non va neanche capita. Eccola. E' lì, appena la ascolti, con tutta la spensieratezza; e non bisogna cercare di lasciarsi trasportare, è solo impossibile restare fermi a non canticchiarla.
Bravissima Arisa e la sua Sincerità.


giovedì 19 febbraio 2009

Grande apertura stasera con Cocciante. Anche se la canzone che ha portato al concorso non mi è piaciuta, la canzone che ha cantato lui (Quando Finisce un Amore) è stata un sacchetto di brividi. Per quanto si sia imitato e si sia esasperato il suo modo di cantare negli ultimi anni, è sempre un buon compositore e un cantante espressivissimo, come ce ne sono pochi, secondo me.
Bello il pezzo di  Pino Daniele con Silvia Aprile. Poi, elegantissimo lui, che si è "limitato" ad accompagnarla con la chitarra elettrica, arricchendo l'atmosfera. 
E poi mitico Luca Laurenti con I did it my way, anche meglio di alcuni artisti in gara.
La voce di Karima anche stasera si è strappata più volte... io non l'avevo mai sentita prima. Inizio a pensare che abbia una gran voce ma non moltissima tecnica. Fa un po' di casino. Comunque, il brano mi piace davvero. Incomparabile genio Bacharach, ma quello si sapeva.
Irene, la figlia di Fornaciari: sì, ok vuole un po' strafare, ma non è male. Nel medley (bellissimo) si è sentito che era più a suo agio. Infatti, Irene proviene dal soul, dal blues e dall'R&B. Poi il brano Spiove il Sole è esplosivo, anche se non è il mio genere; ma così eseguita, con quella brancata di mostri sacri (Zucchero, un Pooh, un Equipe, e  l'altro che ora non ricordo chi è), ha dato quasi fuoco al palco.
Chiara Canzian è stata tremenda, mi dispiace, ma non si poteva sentire! Non so cosa si sia bevuto Vecchioni, ma lei non canta un cazzo bene. Ha fatto molto peggio di ieri... o forse anch'io ieri sera avevo bevuto.  
Bellissimo il duetto Iskra-Dalla: con le sue belle imperfezioni é stato meravigliosamente avvolgente. E Dalla, è pazzo da morire (nel senso più buono che possa esistere). Un illuminato, artisticamente parlando. 
Me cojones di Kevin Spacey! O cos'è quell'omo? Dio?! Sa anche canta'... via, bravo, deh! Fly me to the Moon che farebbe ingelosire Sinatra (quasi). E Bonolis che gli ha cantato anche davanti senza perdere un attimo la sicurezza. Bellissimo! "...no ell bilov as, abov as onli scaiiiii!". 
Egocentrica mi ha già stufato. Il duetto Molinari-Vanoni niente di che. Peccato, perché la Vanoni la adoro. Da sola è stata da sogno come a che tempo che fa. Vedrai vedrai di Tenco, poi, l'ho sempre amata. Dopo, ha cantato Una ragione di più, che aveva cantato anche da Fazio - a dir la verità, meglio. Anche questo: un brano da portarsi dietro per sempre.
Sono innamorato di Arisa!! Quella spensieratezza di altri tempi; quella semplicità dolcissima. E sono innamorato di Lelio Luttazzi! Che onore che dev'essere avere l'accompagnamento di un... monumento, come lui. 
Gibo-Ranieri. Trovo che la canzone sia molto bella. Nei pezzi cantati da Ranieri si sente. Quei suoni in testa, rochi, di Barbara Gibo sono insostenibili, però. 
Malika Ayane e Gino Paoli. Ho deciso che la canzone mi piace molto, anche se sicuramente mi verrà subito a noia. La voce di lei: non mi dispiace nemmeno che sia così nasale. Ma pensavo che lei fosse qualcosa tipo... portoghese!! Invece è nata a Milano, di madre italiana e di padre marocchino... Allora perchè la dizione è andata così tanto a farsi friggere?? Mah! Poi si vedrà in altre canzoni, spero. Comunque: c'ha stile, è espressiva e mi garbano tutte quelle movenze che la fanno sembrare sospesa nell'aria e nel trasporto della canzone.
Ho capito cosa non mi piace di Nicky Niccolai: non ha grazia. Sarebbe anche dotata a livello di voce. Ma è proprio un fatto di sensibilità. Non mi piace.
IVAAAAA!! Sti cavoli! Un brano che più lo ascolto più mi fa impazzire: così deciso a voler scegliere fra sesso e amore; che sale e pare decollare da un momento all'altro per tutto il tempo finché non ricade con quell' "amore" sussurrato. Quella resa, poeticissima. Chi l'ha criticato non ha capito neanche il testo, secondo me. Brava Iva Zanicchi! Ok, il pezzo è giusto (che battuta del cazzo...).
Sal da Vinci... ho dovuto cambiar canale. La prima volta quest'anno. Mi piace anche la canzone degli Afterhours, ma il cantante non sa cantare proprio.
I valletti di nuovo belli, ma Gabriella Pession anche brava (e molto) a sostenere il palco e la serata. Thyago, solo bello a parer mio.
Bello il gruppo ospite voluto da Bonolis. Gly Easy Star All Star, che hanno riproposto una versione reggae dei divini Pink Floyd.
Ammaniti mi ha fatto sussultare sul finale della lettera. Un altro momento di letteratura godibile. 
Sono stato annientato dall'esito del ripescaggio. Albano era evidente che sarebbe rientrato in gara. Anche se avesse cantato ruttando, sarebbe rientrato, e comunque penso che si meritasse davvero di tornare in corsa. Ma Sal da Vinci... ma cosa c'ha la gente al posto delle orecchie?

Vista la polemica sul brano di
Povia, propongo delle varianti:
  • Luca era gay, ma adesso non saprei... Luca parla con il sacrestano e gli dice son pur sempre un uomo. (Per rabbonirsi le fette religiose della popolazione.)
  • Mario è sempre gay, e Luca ama lei.  (Per non fare confusione.)
  • I piccioni sono gay e io me li farei. (Per rimanere in linea con gli album passati.)
  • Chissà se era gay, mi faccio i cazzi miei. Luca è comunque un uomo sano, tre le altre cose suona il piano. (Per fare il vago.)
  • Luca è Sampei, lo dice il mio sensei. Gira il mondo come i marinai, ascolta solo la Marina Rei. (Per gli amanti del manga e della musica italiana.)
Povia, Povia, Povia... Ma perché non parli di qualcosa che conosci? E i piccioni, e i bambini... Se poi un piccione ti caga in testa, i bambini ti tirano le caccole e l'arcigay ti rincorre, non hanno nemmeno tutti i torti! 
Vivi e lascia vivere! Parla dell'amore per una donna, del gatto Virgola che ti vuol bene da quando vivi da solo, dei tramonti visti da una scogliera... di quando eri piccolo e tuo padre ti picchiava... non lo so! Parla di cose che senti e che ti scorrono dentro, almeno eviti di cadere nel banale. Consideralo un consiglio da amico.
mercoledì 18 febbraio 2009

Piango ancora l'esclusione di Iva Zanicchi, nonché la polemica... Che bigotti che si riesce a diventare in Italia! Peraltro, qualcuno poi mi spieghi dove stava la volgarità. Brava Iva! Brava e coraggiosa, come sempre.
Comunque... Secondo giorno.
Alexia e Mario Lavezzi hanno portato un brano che, non sarà la canzone del secolo, ma per Sanremo è piacevole e orecchiabile.  
Povia, bellino! Chissà come gli fischiano le orecchie... Stasera un altro cartello: "NESSUNO HA SEMPRE RAGIONE." Sì, ma nemmeno te! Sai: i piccioni due anni fa non potettero ribattere... Comunque facesse meno mrRight, perché  del suo brano, senza queste polemiche, forse non si sarebbe neanche parlato (sta' a vede' che vince! Già che ieri sono usciti due di quelli che mi piacevano...).
Nicky Niccolai  e Stefano di Battista... mah! Il brano, i primi secondi, sembra qualcosa di già sentito; poi invece dici che no, dai! E' frizzante! Poi ti accorgi che avevi ragione prima e che sembra la pubblicità di un detersivo. 
Sal da Vinci batte quasi tutti con la carenza vocale. Tremila volte meglio Tricarico, che almeno non vuol far finta di saper fare chissà che -au nature. 
Risentendo Renga mi crolla davvero un mito. Anche se non mi è mai piaciuto il suo timbro, ho sempre ritenuto fosse bravo; ma su questo ritornello è straziante! Il forzare così una voce così capace mi sembra controproducente. Ma davvero si pensa che si debba urlare per essere apprezzati?
Menomale che su Masini è finita quella penosa imbecillaggine della sfiga. Il testo non mi dice nulla perché non mi piace il genere, che denuncia così, alla buona, senza mai andare a fondo. Ma musicalmente mi piace.
Patty Pravo stasera era un po' nuda e il cameraman lottava con la paura di inquadrare i capezzoli. Se la Zanicchi ha fatto parlare, cosa farà questo? Comunque, il brano lo sto rivalutando. Non la voce, con tutta la simpatia che ho per la mitica Patty.
Carino l'omaggio a De André, con Accorsi e Santamaria, ma soprattutto la PFM
Nelle nuove proposte mi è piaciuta la canzone cantata da Chiara Canzian. Lei ha un timbro bellissimo. Non mi piace il vibrato così ampio, ma poi è secondario. Peccato che, spero per l'emozione, le sia andato in tilt il diaframma. Aspetto di risentirla.
Iskra, un portento. La conoscevamo già grazie a dalla e anche nella Tosca. Indimenticabile il suo Amore disperato. Bel momento musicale anche questo. 
Barbara Gibo aveva un brano curiosissimo che a me piaceva, ma veramente mi stupisco di Ranieri. Ha preso più note calanti, strappate e non so nemmeno cos'altro... 
Arisa: motivetto spensierato, onirico. Lei è stata carinissima, semplice e brava nonostante l'emozione.
Alla fine, Albano, Nicky e compagnia, e Sal da Vinci eliminati. Meritatamente nei secondi due casi, almeno a mio avviso... E va be'! Comunque, ancora piacevolissimo Bonolis! Complimentoni all'ambaradan di festival.
martedì 17 febbraio 2009
Riemergo dalla tesi... anche se il passo finale, ancora, deve essere pestato.
Ovviamente, imperdibile Sanremo. Impressioni: varie come tutti gli anni - e comunque pareri personali, nessuno me ne voglia.
Bonolis... Bonolis mi sta piacendo. Di solito trovo un po' pesante il suo "usare" gli altri per le sue gag, talvolta sgarbatamente. Laurenti non ha bisogno di commenti, come sempre. I valletti, beh, sono fighi della madonna. Poi subito una bella gaffe che domani Striscia la Notizia avrà da mangiare.
Ma l'attrazione è indubbiamente Mina la Divina (che manda i video come Bin Laden - ha azzardato Benigni e m'ha fatto pisciare addosso). Un Nessun Dorma unico, com'è nel suo stile: molto sentita, dolcemente sguaiata, adorabile. E quell'acuto finale  non concesso, che lascia la voglia in bocca (e tutti sappiamo che sarebbe capace di buttare giù l'Ariston con la voce), molto di classe. 
Colpisce, fra gli artisti in gara, l'audacia di Renga che praticamente bissa mina, con quel brano troppo simile a Nessun Dorma, e troppo pretenzioso anche per la sua voce - nonostante la sua indubbia bravura.
Colpisce quanto non colpiscano alcune canzoni che non nominerò neanche. Tranne una che invece "merita": quella cantata da Marco Carta, imbarazzante per la sua banalità, nel testo e nella musica. 
Tricarico, anche stavolta a parer mio ha un'interessante canzone. Parole semplici e belle. Peccato che non sappia cantare bene, ma forse quest'approccio naif (e non è critica) valorizza anche i brani. Patty Pravo, mi dispiace dirlo, ma ha dimostrato un'altra volta che non ce la fa più. La Zanicchi mi ha sorpreso positivamente. Reinventata, grintosa, bella, col terzo occhio nel posto sbagliato (ahahahah).
Le stecche sono volate, ma nella musica dal vivo va bene. Non farò nomi, tanto si son sentite, anche se camuffate da un sassofono.
Basta parole su Povia: alla fine chi se ne frega. La cosa ganza è che s'è portato dietro la corista per i virtuosismi vocali che gli mancano. Comunque, ha raccontato una storia, come ha detto Bonolis. Punto. Poi si dica ciò che ci pare: banale, che richiama l'applauso, Luca ha ricevuto l'illuminazione su qual'è la retta via, è un inno alla repressione,... . Tutto quello che si vuole, ma chi se ne frega. Poco elegante (forse meno) 'sto battibecco con l'ARCIGAY. Anche perché questi interventi finiscono per  diventare le parole di categorie intere (in questo caso parla a nome degli omosessuali, per esempio) e non è bello. Se una cosa non deve essere più tabù, allora che se ne parli senza problemi e rispettosamente da tutte le parti. Poi ognuno tragga le sue somme.
Benigni: mitico. Bello il modo di fare che prima loda e poi dà la mazzata. Mi fa strappa'.
Il finale con Katy Parry ha sicuramente risollevato la media italiana, abbassando il confronto: ha fatto pena. Menomale che era mezza nuda, sennò tutti i gli uomini (e le  donne) mentalmente attivi avrebbero cambiato canale. Solo che l'attentato ai Queen se lo poteva risparmiare... Sono morto quando Bonolis ha detto:"Sonia! Non guardo la donna, adesso. Guardo la figurina Panini!", riferendosi al fatto che aveva il corpetto dell'inter.
Malika Ayani, la prima nuova proposta, non sono ancora riuscito a farmi un idea precisa. Cattura la dolcezza nel cantare, la varietà dei suoni tra sussurrati e note sostenute, e la voce molto particolare. Non so ancora se mi piace, perché certe vocalità le preferisco su testi stranieri - però si sa, è Sanremo. Su Irene non mi esprimo perché non ho capito se è dotata e era solo stra-emozionata o se proprio vuole esagerare. Molto piacevole Simona Molinari (come la Sambuca) molto brillante e molto swing. 
Filippo Perbellini con la canzone di Cocciante. La cosa un po' noiosa di Cocciante è questo mistero per il quale ogni cantante che si avvicina a lui ne acquista qualcosa. Spesso il modo di cantare (anche nei musical), talvolta la parrucca, come in questo caso. La canzone comunque poteva fare da riempitivo per Giulietta e Romeo, per dirla tutta. Niente di che: sa fare di meglio il Cocciante che amo.
Comunque, un Sanremo ben condotto e ben fatto, com'è quasi sempre, secondo me. Nonostante tutte le polemiche. 
E poi, Alda Merini su Stairway to Heaven... meraviglioso!