Don't let them do that to you!
Make your own stamp
Protect your language
Declare independence!
Don't let them do that to you!
[x6] Raise your flag!
Declare independence!
Don't let them do that to you!
Ignore their patronizing
Tear off their blindfolds
Open their eyes
Declare independence!
Don't let them do that to you!
Go to the top of your highest mountain!
[x6] Raise your flag!
Declare independence!
Don't let them do that to you!
"La mente è sempre vecchia e la vita è sempre nuova: è inevitabile che si creino tensione e conflitto [... ] La gente diventa sradicata; la vita è preda dell'ansia, dell'angoscia. L'uomo era più silenzioso, o almeno dava questa impressione perché tutto intorno a lui era fermo, statico, e non sorgevano grandi conflitti nella mente [...] la mente si afferra al passato e (oggi) tutto cambia a ogni istante. Ecco perché esiste tanta ansia in Occidente, in Oriente meno."
Ieri sera a Che tempo che fa, si è parlato molto di Decrescita, in varie forme e da vari punti di vista. In un quadro dove tutti dicono che bisogna rialimentare l’economia, che la crisi si supera aumentando i consumi, qualcuno ha il coraggio di dire che la soluzione è opposta a quella che si professa: Devoluzione, Decrescita.
Luca Mercalli da sempre ci invita a essere più coscienziosi nel rapporto di tutti i giorni col “nostro” pianeta e, anche ieri sera, ha proposto una riflessione su questo fatto: se si fa un’indigestione (e in senso ampio, di questo si tratta), il consiglio non è mai di mangiare di più la volta successiva.
Serge Latouche ha portato la metafora della chiocciola: una chiocciola, quando crea la sua casa, parte dal primo giro. Ogni giro successivo raddoppia il volume del precedente. Arrivata al quarto, si ferma. Torna indietro. Capisce che continuare non sarebbe produttivo; è dentro il suo dna, inciso. Quindi, torna indietro per consolidare quello che già ha.
In soldoni, Latouche afferma che questo è quello che dovremmo imparare noi umani. Siamo un tantino (eufemismo voluto) spostati da quello che sarebbe l’aspettativa della natura nei nostri riguardi. C’è molto superfluo che si sta sostituendo al fondamentale; ma questa è una riflessione mia.
Quindi, sempre secondo Latouche, questo richiede un uscire dallo schema esistente, secondo il quale bisogna consumare sempre di più. Bisogna inventarsi qualcosa di nuovo. Consolidare ciò che abbiamo, come la chiocciola. Ha anche spiegato che Decrescita non significa decrescere, è un termine politico, per provocare. In realtà, si parlerebbe di Acrescita. E già questo non significa che non ci sarebbe progresso; significa solo che il progresso non sarebbe identificato con la crescita economica.
Può sembrare utopico; non lo è. O almeno, non ci sono altre vie. Questa che percorriamo non va bene, non si può spingere per farla andare bene. Se porta verso il basso non ci sono modi di arrivare da un’altra parte, se non cambiando strada, appunto.
Anche Prodi, ospite dopo Latouche, ha affermato che bisogna riavviare l’economia, perché anche l’Africa ne soffre: noi non acquistiamo più le sue materie prime.
Ora, nonostante ammiri Prodi (forse sono uno dei pochi) per quello che fece nel suo ultimo governo e per la sua visione della politica, non penso che sia corretto quello che ha detto. Penso che l’Africa non abbia bisogno di essere sfruttata da noi. Se soffre la crisi è perché l’abbiamo resa dipendente dal nostro sfruttamento. L’Africa senza di noi starebbe meglio. Solo che in questa situazione, se noi scompariamo, le resta la dipendenza, e ci vuole del tempo per disintossicarsi dall’occidente.
Insomma, globalmente, un invito ad uscire dallo schema.
Io mi sto affacciando al mondo del lavoro. Il punto è: inventiamoci un lavoro. Ci sono molti licenziamenti: per forza! Questo paradigma non si addice più al mondo. Dobbiamo rassegnarci e reinventarci, come la chiocciola.
In bocca al lupo… almeno qualcuno mangerebbe.
Don't wanna be a boy today
Heard the eternal footman
Bought himself a bike to race
And Greg he writes letters
And burns his CDs
They say you were something in those formative years
Hold onto nothing
As fast as you can
Well still pretty good year
Maybe a bright sandy beach
Is going to bring you back
May not so now you're off
You're gonna see America
Well let me tell you something about america
Pretty good year
Some things are melting now
Well what's it gonna take
Till my baby's alright
And Greg he writes letters with his birthday pen
Sometimes he's aware that they're drawing him in
Lucy was pretty
Your best friend agreed
Still Pretty good year.
Mi resteranno questi suoni, forse;
mi resterà il baluginio dei lampi,
quando sdraiato in fondo al mare
cercherò di vedere la notte.
E lei fuggirà,
dietro nuvole e acqua.
che ti bagna la bocca come un’onda:
acqua.
Stamani, ascoltavo musica strumentale da una web radio e mi son messo a scrivere al computer, ad occhi chiusi. In quel modo stacchi la mente; perdi i sensi, in un certo qual modo. Meglio: li spegni tutti e se ne accende uno solo, invisibile, dentro di te.
E' il motivo per cui, un po' di tempo fa, imparai a battere sulla tastiera con dieci dita.
E' bello iniziare a scrivere dal primo pensiero e poi seguire il flusso. Non devi curarti di niente: forma, orografia, punteggiatura... Tanto meno, devi curarti di uno scopo. Quelle righe non le leggerà mai nessuno: scrivi per scrivere. A un tratto rileggi e ti chiedi come possa quella roba essere uscita dalle tue mani.
Sopra, ho inserito quello che ho visto poco fa. Sono le ultime frasi di quello che ho scritto. Spesso questi esperimenti producono brani senza senso, o che almeno non ne hanno sulla superficie, ma secondo me posseggono sempre una bellezza. Per questo, a seguire, inserisco anche l'inizio.
Stavo camminando lungo un sentiero. Era tutto scuro e non si riusciva a vedere fino in basso ai piedi. Improvvisamente una brezza da destra mi coglie di sorpresa. Un nuovo alito di vento che ridà la vita a chi l’ha perduta. Vorrei sapere il giorno che l’ho perduto dove ero andato; dov’era il soffio che mi ha lasciato. Penso che se ne sia andato verso ovest, a cercare la sua amata. Il miglior augurio che possa fargli è che la trovi.