martedì 30 settembre 2008

Writing down the bones è il titolo originale del libro. E questo ci spiega molto del suo contenuto. 
"Se scrivendo vien fuori qualcosa che vi fa paura o vi fa sentire esposti, tuffatevici dentro. Probabilmente è carico di energia." 

Considerato uno dei più importanti manuali di scrittura creativa, riesce ad essere molto di più. Natalie Goldberg ci accompagna nel mondo dello scrivere per scrivere, senza nessun altro fine. Quindi, agitare la penna non per una novella o una poesia (almeno all'inizio), ma per conoscere se stessi e riuscire a coadiuvare il mondo e il proprio essere in un fascio sottile che è il tratto del nostro inchiostro. Ti insegna che scrivere deve insegnarci a vivere e che la vita deve insegnarci a scrivere.

Quando lessi per la prima volta Scrivere Zen, ebbi la sensazione che tutto si modificasse intorno a me, che ogni rumore e profumo diventasse più forte, in qualche modo. Spesso rileggo un capitolo qua e là,  mi diverto a fare gli esercizi che propone e mi incanta ogni volta di più. E' uno dei libri da cui non mi separerò mai e questo è il motivo per cui oggi ho voluto farvelo conoscere.

4 commenti:

v. ha detto...

...è anche grazie a lei se abbiamo scoperto la triste realtà della desolata coppia in riva al mare, sugli scogli di marina


alla prossima gita!

Eros ha detto...

Ah, ah! E' vero, la grande Natalie ormai ci accompagna nelle nostre gite di scrittura... Quando si fa la prossima??? :)

Rossana ha detto...

Mi hai dato lo stimolo a cercare questo libro. Grazie.

Eros ha detto...

Prego Rossana, l'ho prestato proprio oggi a una mia grande amica. Dovrebbe essere davvero la bibbia di ogni scrittore.
A presto.