martedì 19 maggio 2009

Il quartino.

Mio nonno, come quasi tutte le persone anziane, aveva una passione per le cose di un tempo, per quegli oggetti che facevano parte del quotidiano e che poi sono stati soppiantati da altri oggetti più  nuovi e più "funzionali". Non dico moderni perchè ormai è una parola così antica!
E' così che il nostro ripostiglio - una stanza più grande del salotto - è un deposito di queste reliquie.
Quando l'altro ieri ho visto i quartini e i mezzi litri, con un velo di polvere così spesso e fitto da sembrare tessuto, ho deciso di pulirne uno. Uno soltanto, perchè quella polvere è così preziosa e fascinosa, a modo suo. L'ho pulito e l'ho ritratto, con quel vaso (ciciniello: credo sia il suo nome), originario di Benevento, comprato con nonna tanti anni fa, al suo paese, e una mela gialla.
Ieri ho finito, poi, il dipinto. Non mi piaceva, a dir la verità. Ma rivedendolo stamani, mi sono ricordato di quel velo di polvere, e degli altri oggetti ammassati, così ricchi dell'affetto di mio nonno verso di essi.




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