venerdì 27 marzo 2009

"La mente è sempre vecchia e la vita è sempre nuova: è inevitabile che si creino tensione e conflitto [... ] La gente diventa sradicata; la vita è preda dell'ansia, dell'angoscia. L'uomo era più silenzioso, o almeno dava questa impressione perché tutto intorno a lui era fermo, statico, e non sorgevano grandi conflitti nella mente [...]  la mente si afferra al passato e (oggi) tutto cambia a ogni istante. Ecco perché esiste tanta ansia in Occidente, in Oriente meno."

Tratto da: Osho, I segreti della trasformazione, Milano, Tascabili Bompiani, 2007. [Questo è il secondo di cinque libri che traducono "The book of secret". Il primo si intitola come l'opera originale, "Il libro dei segreti", ma costituisce solo la prima parte dell'intera serie di discorsi sul Vigyana Bhairava Tantra.]

Osho, in quel brano, continua dicendo che i problemi dell'Oriente sono più basilari (la fame, la sopravvivenza) e che, in Occidente, la tecnologia - che spinge cambiamenti sempre più veloci - non dà il tempo all'uomo di adattarsi a un cambiamento che ne crea subito un altro. Questo genera ansia. 
Sempre secondo Osho, le soluzioni sono due: la psicoanalisi (che rende solo più nella norma) e la meditazione (che punta al trascendere la mente e a una consapevolezza totale).
Non voglio neanche commentare. Per riflettere su quest'ansia che ci creiamo, vi rimando all' Umiltà della Chiocciola (decrescita economica) e vi invito ad approfondire. Vi ricordo anche l'appuntamento della prossima settimana con l'Osho festival
Meno sei giorni!! Non vedo l'ora. Per chi ci sarà, ci vediamo a Riccione.


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