lunedì 3 novembre 2008

August Brill è uno scrittore in pensione. Vive nel Vermont a casa della figlia, con lei e la nipote, in attesa di rimettersi da un brutto incidente. Durante una notte insonne, per fuggire dagli eventi sfortunati che hanno coinvolto la sua famiglia, August si racconta una storia. Questa storia ci riporta indietro nel tempo, apre un mondo parallelo fin dall'elezione del presidente Bush. Quella realtà vede l'america in una nuova guerra civile, senza che l'11 settembre, le guerre in Iraq e in Afghanistan siano mai avvenute.
Nella notte, sua nipote, anch'essa insonne va a trovarlo in camera sua. Da qui, il protagonista smette di rifuggire il passato, il quale, da semplice spunto per il suo racconto, diventa l'essenza del suo dialogo con la nipote.
Uomo nel buio è un romanzo intenso che trova il racconto nel racconto, la vita che si mescola ad esso nel tentativo di fuggire dalla vita stessa. La scoperta che "...il folle mondo viene avanti rotolando", come recita un verso della poetessa Rose Hawthorne, più volte citato nel libro, e che questo avviene nonostante la volontà nostra. 
Ovviamente mi è piaciuto, o non ve ne avrei parlato neanche. Una delle cose che colpiscono è la fluidità della scrittura di Auster, nonostante non sia affatto povera. Tutt'altro
Buona lettura e al prossimo post.

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